Vai al contenuto

LA SIMBIOSI PIANTA-FUNGHI-BATTERI

  • di

Piante sane hanno bisogno di un suolo sano per avere una crescita completa. Per fornire alle piante quanto necessario il suolo deve contenere minerali.

Le ricerche dimostrano come l’utilizzo dei fertilizzanti di sintesi avvenuto per un lungo periodo abbia portato il suolo a non avere più le caratteristiche biologiche necessarie per una crescita adeguata della pianta. I fertilizzanti furono introdotti quando ancora non si conoscevano i loro effetti sul suolo e per gli agricoltori la fertilizzazione fu miracolosa in quanto permise un raddoppio dei raccolti tale da soddisfare la crescente domanda di cibo.

Dopo che per molti anni sono stati utilizzati i fertilizzanti chimici oggi sono evidenti gli effetti sul suolo che ciò ha avuto.  Sempre meno minerali presenti sul suolo si ritrovano sulle piante, che sono così diventate più deboli ed esposte alle malattie. Infatti non sono più protette dai funghi e dai batteri, che invece le attaccano.

L’uso dei fertilizzanti porta gli agricoltori a lavorare il terreno ad una maggiore profondità dato il compattamento del suolo. Ciò è molto costoso per i coltivatori e soprattutto è dannoso per il terreno.

Per fortuna è possibile adottare un sistema alternativo e migliore. Le radici delle piante riescono a svilupparsi meglio in un ambiente già ricco di radici. Se il terreno, con l’attuale metodo di aratura, è lavorato solo per 25 centimetri la pianta fatica a raggiungere i tanti pori che le altre piante avevano creato in passato. Spesso, poi, le radici non riescono a svilupparsi molto a causa della crosta di lavorazione.

Con una coltivazione superficiale può però essere risolto il problema in quanto si permette alle nuove radici di sfruttare i pori lasciati da quelle vecchie. Le radici possono così lavorare nuovamente una volta raggiunta l’estremità di tali pori e, con il passare del tempo, arrivare sempre più in profondità, assicurando maggiore quantità di suolo disponibile per la crescita.

Curare le malattie delle piante con i fitofarmaci è funzionale solo ad eliminare i sintomi perché una pianta sana è in grado di tenere lontane gran parte delle malattie. Con l’utilizzo di fertilizzanti chimici i pesticidi vengono applicati per salvare il raccolto. Si può tuttavia affermare che le piante trattate solamente con fertilizzanti alla fine si ammalino sempre. I fertilizzanti sono quindi una causa diretta dell’uso della maggior parte dei pesticidi. Per risolvere il problema così diffuso dell’abuso di fertilizzanti bisogna spezzare questo circolo vizioso, migliorando il suolo.

Come qualsiasi altro organismo del pianeta la pianta non vive indipendentemente da tutto ciò che la circonda ma la sua salute e la sua crescita sono legate ad una simbiosi con particolari funghi e batteri. Pianta, funghi e batteri formano un efficiente sistema basato sullo scambio di prodotti. Funghi e batteri forniscono nutrienti presenti nel suolo che altrimenti sarebbero difficili da raggiungere. In cambio le piante forniscono zuccheri sotto forma di glucosio.

Le piante hanno una difficoltà legata alle loro piccole radici assorbenti. Queste hanno una capacità limitata dal momento che esplorano solo dal 4 al 7 per cento del volume di suolo disponibile e non sono più spesse di un capello. Inoltre vivono al massimo tre settimane. Le piante hanno così bisogno di un aiuto esterno, infatti usano le loro radici assorbenti per cercare una partnership. In mancanza di questa muoiono.

Se invece la trovano ha inizio una proficua relazione, che diviene una vera e propria simbiosi. I minerali sono difficili da estrarre dal suolo ma i lisobatteri sono specializzati in questo processo, in particolare per l’assorbimento dei fosfati, molto importanti per la pianta. I lisobatteri svolgono poi tante altre importanti funzioni, in particolare formano una difesa naturale attorno alle radici così qualsiasi organismo attacchi la pianta è tenuto lontano dalla loro presenza.

I lisobatteri evitano il manifestarsi di malattie causate da altri batteri e da tale processo hanno un guadagno perché la pianta fornisce loro nutrimento. La maggior parte dei minerali presenti nel suolo sono molto lontani dalle radici quindi fuori anche dalla portata dei lisobatteri, che vivono solo vicino alle radici. La zona di assorbimento è conseguentemente assai circoscritta.

I funghi micorrizici sono in grado di aumentare considerevolmente tale capacità di assorbimento. I funghi sono sempre esistiti ma nei tempi moderni la loro importanza è stata trascurata a causa dell’utilizzo dei fertilizzanti di sintesi. Così al giorno d’oggi si trovano poco nei suoli agricoli. I funghi micorrizici hanno sempre vissuto in simbiosi con le radici delle piante.

Funghi micorrizici e radici formano una connessione, le micorrize, creando un sistema di assorbimento e trasporto fondamentale per la crescita sana delle piante. Infatti a livello radicale le micorrize sono normate al pari della clorofilla delle foglie. Le radici assorbenti sono così poco spesse che possono crescere solo in macropori. Le linfe fungine sono ancora più sottili della maggior parte dei batteri e ciò le fa crescere facilmente nei micropori dove si trovano la maggior parte dei nutrienti e dell’acqua. Senza aiuto la pianta non sarebbe mai in grado di raggiungere tali zone.

Non sono quindi solo le radici ma anche le linfe fungine ad essere responsabili dell’assorbimento di minerali e acqua. I funghi micorrizici aumentano in media di sette volte la capacità di assorbimento della pianta. Ciò porta ad una crescita con minore acqua e meno infestanti, che hanno una minore possibilità di insediarsi dato il minor spazio disponibile.

Il beneficio dei funghi e il glucosio introdotto dalle piante permette a queste ultime di avere una maggiore capacità di assorbimento. Questa relazione pianta-funghi-batteri crea una straordinaria simbiosi: lo scambio prevede che la pianta fornisca ai partner acqua, minerali e glucosio.

La relazione tra suolo e radici richiede un suolo sano biologicamente. Suoli sani contengono sostanza organica morta e decomposta dagli organismi che vivono nel suolo. E’ in questo modo che si genera l’humus. Esso è fonte di nutrimento per i microrganismi del terreno che immagazzinano parecchia Co2. L’eccessivo utilizzo dei fertilizzanti ha portato alla scomparsa di humus dai suoli agricoli.

L’humus è come una batteria del suolo che conserva l’energia usata dai microrganismi per svolgere il loro lavoro. Di conseguenza senza humus è impossibile ripristinare le condizioni naturali del terreno. La simbiosi pianta-funghi-batteri è vitale, senza queste trasformazioni si registrerebbe un eccesso di sostanza organica.

Alla fine emerge quindi come le piante migliorino il suolo da sole proprio grazie alla simbiosi che possono avere con funghi e batteri. Le piante sono l’unico organismo capace di migliorare il suolo e mediante questo processo possono ricevere una nutrizione sana che funziona perfettamente attraverso fertilizzanti organici. Si attiverà così un circolo virtuoso: suoli sani, piante sane e cibi sani in un ambiente sano.

Mattia Vallerin

Seguici!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *